I bambini della sezione A della scuola dell’infanzia “Via dei Mille” inventano un racconto e lo inviano alla scrittrice Emanuela Nava.
Un libro scritto trasmette una storia, un’esperienza e sentimenti dell’autore.
Alla scuola dell’infanzia “Via dei Mille”, la sezione A, formata da bambini di 5 anni, ha sperimentato un nuovo modo di vivere la narrazione.
I bambini sono stati coinvolti nell’esperienza di inventare un racconto prendendo come punto di riferimento il libro di Emanuela Nava “Che meraviglia” della collana “I senza Parole”. Il susseguirsi di immagini prive di qualsiasi forma di codice scritto, ha spinto ciascun bambino a usare la propria immaginazione affinando sempre più il codice linguistico.
Il racconto, da loro composto, è stato poi inviato alla scrittrice Emanuela Nava insieme ad una lettera che i bambini in gruppo hanno pensato e dettato alle loro maestre.
Di seguito si riportano le risposte della scrittrice alle loro domande.
Immagini del libro che è stato il filo conduttore del racconto composto dai bambini
Gentili Bambine e Bambini, Gentili Maestre,
grazie per avermi scritto.
La Marche sono una regione così bella, sono felice di avere ricevuto una lettera da voi che vi abitate.
Grazie anche per il racconto. Mi sembrava di sentire la vostra voce, mentre lo leggevo.
E un libro senza parole, più degli altri, ha bisogno di voce e parole. Parole d’argento che come l’argento splendono, si trasformano e conducono ogni emozione.
Grazie, vi stringo forte in un grande abbraccio e in calce rispondo alle vostre domande.
Emanuela
Ciao Emanuela Nava
Le nostre maestre Giovanna; Antonella e Luana ti inviano questo racconto che abbiamo pensato noi con la nostra immaginazione guardando le figure del libro “Che meraviglia” .
Noi bambini lo abbiamo dettato e le maestre lo hanno scritto perché noi non sappiamo scrivere. Te lo mandiamo per sapere se ti piace o non ti piace.
Grazie, mi piace molto. Come vi ho scritto, le vostre parole hanno saputo narrare con molta luce e molte emozioni tutte le pagine del libro.
Ti possiamo fare delle domande?
Sì.
Ti piace il nome Bella che abbiamo dato alla bambina?
Bella è un bellissimo nome.
Hai mai mandato un libro scritto da te a un’altra persona per sapere se le piace?
Sì, qualche volta mi è accaduto.
Sei una maestra oltre ad essere una scrittrice di libri?
No, peccato, non sono una maestra. Sarebbe stato bello esserlo.
Ti piace leggere?
Moltissimo.
Qualche volta sei libera o vai sempre a lavoro?
Quando scrivo mi sembra di essere più libera di quando non scrivo… strano, ma vero!
Quando sei libera puoi venire a trovarci?
Molto volentieri. L’anno prossimo, se mi invitate, vengo senz’altro. Sono sempre molto felice di conoscere i miei lettori. E ora di conoscere voi, in modo particolare.
Fai un bel lavoro, scrivere libri è bello perché così quello che scrivi lo dai ad altre persone.
Grazie, sono i personaggi dei miei libri che mi dettano le storie…